La cooperativa: i principi che la ispirano, le tipologie e le differenze con le altre forme di imprese
La cooperativa è una forma di impresa che si differenzia dalle altre per una serie di peculiarità.
Oltro, il nostro magazine, parla di cooperazione: ne racconta le storie, le persone, ne spiega le terminologie. Secondo la nostra redazione la cooperazione è una cosa bellissima, ma prima di comprendere la ragione di tanto entusiasmo, forse dobbiamo partire dalle basi.
Cos’è una cooperativa? Cosa la differenzia dalle altre imprese?
Che cos’è una cooperativa
Una cooperativa è una società di persone, i soci e le socie, che si sono unite per creare un’impresa al fine di soddisfare un bisogno comune. Il bisogno può essere un lavoro o la fornitura di beni e servizi.
Le cooperative sono imprese che si differenziano dalle altre per una serie di peculiarità. Tra queste la più importante è che le imprese cooperative non hanno uno scopo lucrativo.
Le socie e i soci non si dividono i guadagni e il patrimonio realizzati dalla loro impresa, il loro obiettivo è assicurarsi un lavoro, un bene o un servizio a condizioni migliori rispetto a quelle che troverebbero nel mercato libero. Questo aspetto prende il nome di mutualità.
La cooperativa è un’impresa democratica
Altra peculiarità importante è che la cooperativa è un’impresa democratica.
I soci e le socie partecipano attivamente alle definizione delle politiche aziendali e alle decisioni da prendere. Tutti i soci contano allo stesso modo, non ci sono differenze dettate dal capitale con cui partecipano in cooperativa, in questo caso si parla del principio “una testa un voto”.
La partecipazione dei soci si esprime in assemblea, che è l’organo più importante di una cooperativa. In assemblea ogni socio e ogni socia hanno diritto di esprimere il proprio voto per:
- approvare il bilancio di esercizio
- votare le persone che comporranno il consiglio di amministrazione (cioè coloro che mettono in pratica le decisioni prese dall’assemblea e portano avanti le attività della cooperativa)
- decidere i compensi dei membri del consiglio di amministrazione
- esprimere il consenso o il diniego per le strategie adottate dal consiglio di amministrazione
- modificare lo statuto (il documento giuridico che definisce i principi, l’organizzazione e le attività della cooperativa).
Le cooperative non pagano meno tasse
Una prerogativa che viene spesso attribuita alle imprese cooperative è di essere meno tassate.
Questa definizione non è del tutto vera. Le cooperative sono sottoposte alle stesse imposte e aliquote delle altre tipologie di impresa. Ciò che viene tassato diversamente è l’utile (la differenza tra i costi e i ricavi dell’impresa). Ma le cooperative non dividono il proprio utile tra i soci. L’utile, per legge, resta all’impresa, viene destinato a riserva indivisibile e contribuisce a rafforzare il patrimonio della cooperativa.
In virtù di questa peculiarità la Costituzione italiana, con l’articolo 45, riconosce la funzione sociale e non lucrativa delle cooperative e permette che una parte degli utili non sia tassata (con alcune specifiche in base al tipo di cooperativa).
Le cooperative si basano su 7 principi
Le cooperative si rifanno a valori e principi che si ritrovano nella Dichiarazione di identità cooperativa del 1844, firmata in Inghilterra a Rochdale da quelli che vengono considerati e chiamati i “probi pionieri della cooperazione”. La Dichiarazione è stata ripresa anche dall’Alleanza internazionale delle cooperative, l’organizzazione che oggi rappresenta le cooperative e la cooperazione a livello mondiale.
I principi cooperativi sono 7:
- Adesione libera e volontaria
- Controllo democratico da parte dei soci
- Partecipazione economica dei soci
- Autonomia e indipendenza
- Educazione, formazione e informazione
- Cooperazione tra cooperative
- Interesse verso la comunità
Ci sono diverse tipologie di cooperative
Le cooperative si dividono in tre grandi tipologie in base al rapporto che instaurano con i loro soci.
Le cooperative di consumo e utenza
Soci sono i consumatori o gli utenti che comprano beni o servizi dalla cooperativa. In questa categoria rientra per esempio la Coop che si occupa di grande distribuzione, oppure Cooperutenti che sotto forma di gruppo d’acquisto cerca le soluzioni di energia elettrica e gas migliori per i propri soci.
Le cooperative di lavoro
I soci sono i lavoratori della cooperativa. Qui abbiamo cooperative come Ciclat Trasporti Ambiente che si occupa di trasportare merci e fornire servizi ambientali come la raccolta rifiuti, oppure la Nuova Edilspada che lavora nel campo delle costruzioni e del restauro.
Le cooperative di conferimento
I soci sono produttori che consegnano (conferiscono) il proprio prodotto alla cooperativa che lo commercializza e mette sul mercato. Gli esempi di questa categoria vengono soprattutto dal settore agroalimentare. In Romagna ci sono cooperative come Caviro – i produttori del Tavernello, per intenderci – e Orogel, che porta gli ortaggi della Romagna in tutta Italia con i suoi minestroni surgelati.
Le cooperative sono presenti in ogni settore economico e imprenditoriale: agroalimentare e della pesca, produzione e lavoro, grande distribuzione, cultura, turismo, sport, credito, finanza, assicurazioni, sanitario, sociale, abitazione.
In Italia ci sono 110.445 imprese cooperative che producono un fatturato che supera i 115 miliardi e 300 milioni di euro (fonte del Ministero delle imprese e del made in Italy – dati 2020).
Le cooperative sociali
Un’importante fetta delle cooperative presenti in Italia è costituita dalle cooperative sociali. Per approfondire, ti consigliamo questo articolo: Le cooperative sociali. Cosa fanno e come funzionano