Sanità integrativa: che cos’è, come funziona e perché se ne parla sempre di più
La sanità integrativa rappresenta oggi la risposta più concreta alle difficoltà del nostro sistema sanitario pubblico, perché aiuta le famiglie e le organizzazioni ad avere accesso a servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non è più in grado di garantire.
Si tratta quindi di una copertura aggiuntiva, che si ottiene attraverso forme assicurative o mutualistiche che integrano le prestazioni del SSN a fronte di una quota annua, coprendo così servizi non inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) o contribuendo a ridurre sensibilmente i tempi di attesa.

Perché nasce la sanità integrativa
I limiti crescenti del Servizio Sanitario Nazionale
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano affronta da anni un sottofinanziamento cronico, con una riduzione della spesa che si prevede per il 2025 arrivi al 6,2% del PIL. Questa tendenza al ribasso si accompagna, come prevedibile, a diverse problematiche:
- riduzione dell’offerta ospedaliera,
- liste d’attesa sempre più lunghe,
- difficoltà di accesso alle cure specialistiche
- crescente appesantimento economico a carico delle famiglie.
Secondo il Rapporto C.R.E.A. Sanità del gennaio 2025, solo il 20% dei cittadini paga in tasse un importo maggiore dei servizi ricevuti dal SSN, evidenziando un equilibrio insostenibile tra contribuzione e prestazioni erogate.
Il ruolo della sanità integrativa come risposta ai bisogni scoperti
In un contesto come questo, la sanità integrativa si pone come una necessità strutturale: colmare i “gap” del sistema pubblico, offrendo una serie di servizi più favorevoli per tempi, modi e prezzi:
- accesso più rapido alle cure specialistiche
- copertura di prestazioni non incluse nei LEA
- maggiore libertà di scelta nella selezione di medici e strutture sanitarie
- servizi aggiuntivi come la telemedicina e l’assistenza domiciliare
Quanto costa e cosa copre una forma integrativa
I costi della sanità integrativa variano in base al tipo di copertura e alla formula scelta. Le polizze individuali possono oscillare dai 300 ai 2.000 euro annui, mentre quelle collettive aziendali beneficiano di economie di scala che riducono sensibilmente i premi.
Ma a quali servizi si può accedere sottoscrivendo una polizza di sanità integrativa?
Più o meno a tutte le prestazioni mediche previste dal SSN:
- visite specialistiche
- accertamenti diagnostici
- interventi chirurgici in strutture private convenzionate
- cure odontoiatriche
- fisioterapia e riabilitazione
- medicina preventiva

Le principali forme di sanità integrativa
Assicurazioni sanitarie private: cosa sono e come funzionano
Le assicurazioni sanitarie private rappresentano la forma più tradizionale di sanità integrativa e funzionano secondo il principio assicurativo classico: versando un premio annuale, l’assicurato ottiene il diritto a prestazioni sanitarie secondo i termini del contratto stipulato.
Le polizze assicurative possono essere:
- A rimborso: l’assicurato anticipa le spese e viene rimborsato secondo i massimali previsti
- A prestazione diretta: l’assicurazione paga direttamente le strutture convenzionate
- Miste: combinano entrambe le modalità
Le compagnie assicurative private offrono generalmente una gamma più ampia di coperture, a fronte però di costi più elevati, essendo orientate al profitto.
Mutue sanitarie: un’alternativa cooperativa e collettiva
Le mutue sanitarie rappresentano una forma di sanità integrativa basata sui principi della mutualità e della solidarietà. Queste società, senza scopo di lucro, reinvestono tutti gli utili nel miglioramento dei servizi offerti ai soci.
Ma quali sono le caratteristiche distintive delle mutue sanitarie?
- Costi generalmente più contenuti rispetto alle assicurazioni sanitarie private
- Reinvestimento degli utili nei servizi
- Controllo democratico da parte dei soci
- Approccio mutualistico e solidale
Polizze individuali, aziendali, collettive
Le forme di sanità integrativa si distinguono anche per le modalità di adesione:
- Polizze individuali: sottoscritte direttamente dal singolo cittadino, offrono la massima personalizzazione ma comportano costi più elevati
- Polizze aziendali: erogate dal datore di lavoro come benefit per i dipendenti, beneficiano di condizioni economiche vantaggiose e coperture standard per tutti i lavoratori
- Polizze collettive: rivolte a gruppi omogenei, hanno una maggiore flessibilità nella scelta delle coperture
Sanità integrativa e lavoro
Numerosi contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) obbligano il datore di lavoro a stipulare una convenzione di sanità integrativa. In questo caso la copertura è obbligatoria e offre coperture aggiuntive rispetto al SSN.
Chi paga? Quote a carico del datore di lavoro e del lavoratore
Quando la sanità integrativa è prevista dal contratto collettivo, la copertura è pagata in parte dall’impresa e in parte dal lavoratore. La ripartizione dei costi varia tra i diversi CCNL e può essere distribuita al pari tra azienda e lavoratore oppure in percentuali diverse, con l’azienda che copre o interamente o la maggior parte della contribuzione.
Le polizze volontarie e il welfare aziendale
Oltre ai casi obbligatori, esistono polizze volontarie che possono essere stipulate dalle aziende stesse, come strumento di welfare aziendale, oppure interessare solo il singolo lavoratore che può aderire autonomamente a una forma di sanità integrativa, scegliendo tra polizze individuali, collettive o mutualistiche in base alle proprie esigenze e possibilità economiche.
Il ruolo della cooperazione nella sanità integrativa
Le mutue cooperative: Cooperazione Salute e Campa
Cooperazione Salute è la mutua nazionale del sistema Confcooperative, promossa a livello nazionale con l’obiettivo di creare un Sistema Mutualistico Integrato per applicare il modello cooperativo in ambito socio-sanitario.
A livello territoriale, in Emilia-Romagna Cooperazione Salute si appoggia alla Mutua Campa: fondata nel 1958 a Bologna, Campa dal 2010 è iscritta all’Anagrafe dei Fondi Sanitari del Ministero della Salute e ha esteso la propria attività dall’Emilia Romagna a tutto il territorio nazionale, diventando una delle principali Mutue Sanitarie Integrative italiane.
Dal 2012 Confcooperative Emilia-Romagna e Campa promuovono un sistema di copertura sanitaria integrativa, oggi in capo a Cooperazione Salute, che garantisce l’adempimento contrattuale da parte delle cooperative e fornisce ai soci lavoratori e ai dipendenti servizi di sanità integrativa, sia presso il SSN sia attraverso la rete di strutture sanitarie convenzionate.
Le coperture comprendono le più comuni prestazioni:
- Ricoveri in chirurgia, medicina, parto
- Esami clinici di laboratorio, visite mediche specialistiche, accertamenti diagnostici e strumentali, terapie fisiche e rimborso ticket SSN
- Assistenza infermieristica domiciliare e ospedaliera, trasporto sanitario in ambulanza, protesi acustiche e cure termali
- Prestazioni odontoiatriche

Detrazioni e deduzioni: cosa si può scaricare con la sanità integrativa?
Sebbene il quadro normativo della sanità integrativa italiana sia complesso e stratificato, il tipo di copertura che offre gode di un regime fiscale agevolato, con i costi che sono deducibili o detraibili, sulla base forma contrattuale (individuale, aziendale, contrattuale).
Le agevolazioni fiscali si articolano in:
- Deduzione dal reddito: per i contributi versati a fondi sanitari integrativi, fino a 3.615,20 euro annui
- Detrazione del 19%: per le spese sanitarie sostenute direttamente, con franchigia di 129,11 euro
- Deducibilità per gli autonomi: i professionisti possono dedurre i premi come costi d’impresa
Il trattamento fiscale varia significativamente a seconda che si tratti di:
- Polizze individuali: generalmente soggette a detrazione del 19%
- Polizze aziendali: spesso deducibili dal reddito del lavoratore
- Polizze contrattuali obbligatorie: beneficiano della deduzione integrale fino ai limiti previsti
Chi può aiutarti a capire cosa scegliere: consulenza e assistenza tramite Confcooperative
Orientarsi in questo scenario può essere complesso, per questo Confcooperative mette a disposizione un servizio dedicato a cui rivolgersi. È possibile contattare il referente Angelo Gentile alla mail gentile.an@confcooperative.it.
Questo articolo è scritto dalla redazione di Oltro e sponsorizzato da Confcooperative Romagna.

