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A Sant’Agata sul Santerno c’è una scuola nel fango

L’acqua è entrata come una furia spazzando via tutto quello che trovava davanti a sé: la ringhiera in cemento che delimitava il parco esterno con i giochi, le porte, i piccoli banchi e tutti gli arredi delle aule del piano terra. “Se non lo avessi visto con i miei occhi non ci avrei creduto” ci racconta Caterina Castellari, cercando di contenere l’emozione.

Siamo a Sant’Agata sul Santerno, uno dei comuni della provincia di Ravenna più colpiti dall’alluvione del 17 e 18 maggio. Caterina è la coordinatrice dell’Asilo Azzaroli, l’unica Scuola per l’Infanzia presente nel piccolo comune. “Stiamo bene è questo è l’importante. Ma siamo davvero provati. Quando sembrava che ci fossimo finalmente lasciati alle spalle la pandemia ci ritroviamo in un’alluvione. Costretti ancora una volta a chiudere la nostra scuola”.

Giardino di un asilo distrutto dall'alluvione

La Scuola Asilo Azzaroli è inagibile. Ci vorrà del tempo prima che possa tornare a ospitare gli oltre 70 bambini e bambine tra i 3 e i 6 anni che la frequentano. Intanto però gli enti che gestiscono l’istituto paritario, il Consorzio Solco Ravenna e la Fondazione Azzaroli, insieme a tutto lo staff si sono dati da fare per trovare un altro luogo dove poter terminare l’anno scolastico e organizzare il centro estivo che era stato previsto nel mese di luglio.

“Da lunedì 29 maggio ci siamo trasferiti nel Teatro parrocchiale di Villa San Martino, una località del Comune di Lugo a pochi chilometri dalla nostra scuola e abbiamo ripreso le attività didattiche. Siamo davvero grate alla parrocchia per averci ospitato. Per noi maestre era importante trovare un luogo in cui poter stare tutti insieme, senza doverci dividere. Abbiamo iniziato a organizzare i nuovi ambienti mentre stavamo ancora liberando la nostra scuola dal fango. È stato bello ritrovare i bambini e provare insieme a superare anche questa brutta avventura”.

L’acqua dentro l’Asilo Azzaroli ha raggiunto un metro e 70 centimetri di altezza e una volta che si è ritirata ha lasciato oltre 40 centimetri di fango a ricoprire tutto il piano terra. “Poche di noi dello staff hanno subito danni personali, appena è stato possibile ci siamo recate nella nostra scuola per valutare la situazione. Sabato 20 maggio abbiamo iniziato i lavori di sgombero.

“A tutte queste persone non sappiamo più come dire grazie. Sono state preziose. Ci hanno aiutato a non abbatterci e a vedere del buono anche in mezzo a tutto questo fango”.
Giardino di un asilo distrutto dall'alluvione

È stata una giornata intensa, piena di fatica ma anche di tante emozioni e non tutte negative. Sono venuti ad aiutarci tantissimi volontari, più di 40, che ci hanno regalato sorrisi, braccia e solidarietà, e siamo stati coordinati dalla Protezione Civile della Lombardia.

A queste persone si sono aggiunte i familiari dei nostri bambini che non si sono arresi davanti a questa distruzione. Ci hanno supportato con tanto affetto e hanno lanciato una raccolta fondi, per permetterci di iniziare i lavori di ripristino il prima possibile ed essere in grado di riaprire con l’inizio del nuovo anno. Chi desidera partecipare alla campagna può farlo tramite il pulsante qui sotto.

“A tutte queste persone non sappiamo più come dire grazie. Sono state preziose. Ci hanno aiutato a non abbatterci e a vedere del buono anche in mezzo a tutto questo fango”.

Il 23 maggio l’Asilo Azzaroli avrebbe dovuto festeggiare con una grande Festa la chiusura dell’anno scolastico: “Una bambina al telefono mi ha detto ‘Sai Caterina, sto facendo le prove dello spettacolo nel mio giardino, così quando torniamo a scuola sono pronta per la Festa. Queste parole mi e ci aiutano a guardare avanti. A lavorare per fare in modo che questi bambini e queste bambine abbiano la possibilità di avere la loro Festa e di avere la loro scuola”. 

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