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ingegnera con giubbotto blu e caschetto di protezione bianco

Donne e discipline STEM: la storia di Silvia Figoli, ingegnera in Soles Tech

Donne STEM: la storia di Silvia Figoli, ingegnera civile

Silvia Figoli è una giovane donna di Foligno, ingegnera civile presso Soles Tech di Forlì, una cooperativa di produzione e lavoro nel settore edilizio e dell’antisismica.

Una donna ingegnera, civile peraltro, non è così frequente incontrarla: nel nostro Paese i divari formativi e occupazionali di genere, già importanti sul piano generale, all’interno dell’area disciplinare STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) si accentuano in maniera esponenziale. 

Formazione e lavoro delle donne STEM: qualche dato

Secondo le rilevazioni Istat, nel 2022 le lauree STEM hanno interessato il 34,5% degli uomini e solo il 16,6% delle donne. Ma è sul lavoro che le criticità aumentano e lo scarto di genere si fa ancora più evidente, perché l’indirizzo di studio universitario determina importanti differenze nei tassi di occupazione dei laureati. 

Sempre nel 2022, il tasso di occupazione tra i 25-64enni laureati STEM si attesta all’86,0%, ma il dato delle donne è inferiore a quello maschile di 10 punti. 

“Per la mia esperienza personale, sia per quanto riguarda gli studi che gli impieghi che ho trovato man mano, devo dire che non ho mai vissuto sulla mia pelle esperienze di eccessiva disparità – racconta Silvia – anche se sono ovviamente consapevole che esistono e sono purtroppo frequenti e radicate”. 

primo piano ingegnera con giubbotto blu e caschetto bianco

La storia di Silvia: gli studi, i soggiorni all’estero e la voglia di tornare in Italia 

Silvia Figoli ha studiato ingegneria civile a Perugia “dove eravamo tante ragazze. È vero che altre facoltà mostrano più equilibrio nella distribuzione tra maschi e femmine rispetto a Ingegneria, per esempio Architettura, per restare su quelle affini alla mia”. Una volta laureata, Silvia ha iniziato da subito a lavorare per uno studio di progettazione della sua città.

Ancora sei anni in Italia poi il desiderio di fare un’esperienza all’estero l’ha portata prima a Bruxelles, presso uno studio di architetti, poi a Lussemburgo, in un grande gruppo immobiliare, all’interno del quale, per la prima volta, si è trovata a seguire cantieri.

“Prima di quell’esperienza il mio lavoro era stato più legato al mondo dell’architettura – continua – mentre a Lussemburgo ho iniziato a occuparmi di sviluppo di progetti e molto altro per cui avevo studiato all’università”. 

E da quel momento i cantieri non li ha più abbandonati: rientrata in Italia, dal 2019 in Soles Tech, Silvia è tecnica di cantiere in giro per l’Italia. Attualmente è con altri colleghi in provincia di Macerata, nei territori colpiti dal terremoto del 2016.

L’avventura in Soles Tech, tra i cantieri di tutta Italia

“Mi occupo della gestione del cantiere con funzioni di sovrintendenza ma anche operative: ordini di materiali, rapporti con i fornitori e tutta la parte della sicurezza – racconta Silvia -. Lavoro in coppia con un collega e a stretto contatto con il capo cantiere e tutti gli operai. E sì, sul cantiere gli equilibri numerici uomo donna sono un po’ sballati! – dice, sorridendo -. In Soles Tech, però, abbiamo una buona rappresentanza femminile, tra le figure amministrative e, forse più inaspettatamente, anche tra quelle tecniche. Come me, ci sono altre due ingegnere che si muovono per i cantieri di tutta Italia, oltre ad altre professioniste che si occupano di mansioni diverse dalle mie”.

Quello di essere donna tra (tanti) uomini non è mai stata una cosa che è pesata a Silvia: “ Non dico che nelle mie esperienze di vita e professionali siano mancati del tutto alcuni atteggiamenti stereotipati o discriminatori, ma quando li ho avvertiti e subìti non è stato tanto in quanto donna ma in quanto straniera, quando mi trovavo all’estero”.

PNRR e discipline STEM: l’orientamento scolastico per ridurre il divario di genere

In questi anni sono stati tanti i finanziamenti per promuovere le discipline STEM sin dai primi gradi di istruzione e dell’apprendimento formativo. Lo scorso anno il PNRR ha distribuito 1,1 miliardi di euro di investimenti per l’insegnamento delle discipline scientifiche, tecniche e matematiche e delle lingue. Nei mesi scorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato delle linee guida per introdurre nelle scuole azioni dedicate a rafforzare le competenze STEM e digitali, attraverso metodologie didattiche innovative.

L’importanza delle politiche attive per la conciliazione vita-lavoro 

Le azioni di orientamento allo studio sono fondamentali, ma servono anche iniziative più concrete, legate al welfare e al tema della conciliazione vita-lavoro

A una ragazza che ha dubbi se intraprendere questo percorso mi sento di dire: segui le tue passioni e, se sono queste, non spaventarti. Lo studio ti porterà conoscenze e competenze che saranno spendibili, anche se in un contesto lavorativo che ancora tende a privilegiare gli uomini – conclude Silvia -. Un motivo di questo squilibrio di genere è senz’altro anche il fatto che si lavora tante ore, spesso fuori casa e lontani dalla propria città per giorni. Se si ha una famiglia, questo può essere uno scoglio. La mia cooperativa è stata ed è tuttora disponibile e collaborativa nella gestione delle mie esigenze familiari, ma non è la prassi. Io, anche su questo, sono stata fortunata.”

Workers buyout: quando i lavoratori e le lavoratrici acquisiscono un’azienda in crisi

L’attenzione al benessere personale e collettivo delle persone, del resto, è uno dei temi centrali nella cooperazione. E Soles Tech non fa eccezione, tanto più che si tratta di uno dei pochi casi territoriali di Workers Buyout, ossia di lavoratori e lavoratrici che acquisiscono l’azienda di cui erano dipendenti, in seguito a una crisi o a un fallimento.

Nel 2015 infatti, dopo alcuni anni di cassa integrazione a seguito della crisi dell’allora Soles srl, tutti gli ex dipendenti – una trentina di persone, tra operai, tecnici e amministrativi – hanno versato una quota per rilevare l’azienda, facendo nascere la società cooperativa di oggi.

Silvia non ha partecipato alla costruzione della cooperativa, perché è arrivata solo nel 2019, ma è testimone ogni giorno di come il senso del gruppo tra i colleghi e le colleghe sia molto forte, nei rapporti professionali e personali.

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